domenica 8 maggio 2011

Hansel e Gretel



Hansel e Gretel erano due bambini molto golosi: tutti i giorni andavano nel bosco, a cercare le more, e i mirtilli, e i funghetti, e le bacche. Un giorno, cammina cammina, arrivarono in un posto che non avevano mai visto; e lì, videro una casetta, ma... che meraviglia: non era una casetta come le altre, era tutta fatta di biscotti, di cioccolato, di caramelle, e di tante cose buone.
Mangia che ti mangia, mangia che ti mangia, all’improvviso dalla casetta uscì una brutta e vecchia strega: "Ah, bambini cattivi! Avete mangiato la mia casetta, ed ora io mangerò voi!".Gridò, e li chiuse in una gabbia. Per farli diventare più grassi e morbidi, continuava a dar loro da mangiare tante cose buone, ma i bambini, che erano furbi, le facevano toccare sempre un ossicino spolpato, così la strega pensava che fossero sempre magri.
Ma un brutto giorno si arrabbiò moltissimo: "Grassi o magri, vi mangerò lo stesso!".
Disse, e aprì la gabbia: ma i bambini, che avevano mangiato tanto, erano diventati grandi e forti: le diedero una botta e la fecero cadere nel fuoco, dove si bruciò tutto il suo sederone, mentre loro scappavano via. Come furono contenti papà e mamma di rivederli! E da quella volta, Hansel e Gretel non mangiarono mai più le cose che non erano loro. 

Post scritto da *Veronica*

Cappuccetto rosso



C'era una volta una bambina che viveva con la mamma in una casetta al margine del bosco: questa bambina si chiamava Cappuccetto Rosso perché la mamma le aveva fatto una mantellina con un cappuccio rosso, che la bambina portava sempre perché le piaceva molto.
Cappuccetto Rosso aveva una nonna, molto vecchia, che abitava in una casetta al di là del bosco e che un giorno si ammalò. La mamma pensò di mandare Cappuccetto Rosso a portarle delle focaccine, un pò di burro e della marmellata.
Prima di partire, la bambina promise alla mamma di non fermarsi nel bosco per nessun motivo, di non parlare con nessuno e di camminare dritta verso la casa della nonna.
Cappuccetto Rosso uscì di casa e si avviò ma, quando fu nel bosco, si lasciò distrarre dai fiori, dagli animaletti e si fermò a giocare.
Il lupo, che abitava nel bosco, vide la bambina e si mise a chiacchierare con lei amabilmente. Venne così a sapere dove stava andando e le consigliò la strada più lunga, in modo da poter arrivare per primo a casa della nonna. Quando arrivò, si fece aprire la porta facendo una vocina come quella di Cappuccetto Rosso, entrò, si mangiò la nonna in un boccone e si mise a letto, sotto le coperte, ad aspettare la bambina per mangiare anche lei.
Cappuccetto Rosso arrivò, guardò quella che credeva essere la nonna e disse "Nonnina, che occhi grandi hai!" e il lupo "E' per guardarti meglio" - "E che orecchie grandi hai!" - "E' per sentirti meglio" - "E che bocca grande hai! - "E' per mangiarti meglio!!!" e il lupo saltò fuori dal letto e se la mangiò.
Un cacciatore, che passava lì vicino, sentì le grida di Cappuccetto Rosso, corse dentro la casetta, vide il lupo che dormiva profondamente con la pancia gonfia e gliela tagliò con un coltello. Cappuccetto Rosso e la nonna saltarono fuori, facendo grandi feste al coraggioso cacciatore.

 Post scritto da *Veronica*

Pollicino



C’erano una volta un vecchio uomo e una vecchia donna,senza figli. Erano molto tristi per questo e ogni giorno pregavano Dio di dare loro un bambino. "Andrà bene anche se sarà minuscolo, alto come un pollice".
E infatti un giorno trovarono davanti alla porta di casa una piccolissima culla con dentro un neonato piccino piccino. "Lo chiameremo Pollicino", disse la donna. I genitori erano molto felici, perché volevano tanto avere un figlio. Pollicino cominciò a parlare, ad andare a scuola e ad aiutare il padre in negozio (contava i soldi nel cassetto), ma non cresceva di statura. Mangiava, mangiava ma non si alzava. Gentile e generose, Pollicino aveva un grande dono: sapeva cantare benissimo.
 Quando compì 18 anni decise di andare in città in cerca di fortuna. Si trovò subito a fronteggiare un grande pericolo. Cosi' piccolo com'era, rischiava di essere pestato dalla gente che camminava. Imparò allora a passare tra le scarpe dei passanti. Lungo la strada, aveva incontrato un uomo gentile che gli aveva suggerito di farsi presentare al direttore del teatro. Quando arrivò nel grande palazzo, venne visto dalla figlia del responsabile del teatro, che lo volle tenere con sè. La aiutava a leggere, voltando le pagine, cantava per lei, la faceva ridere e la seguiva ovunque, nascosto nei guanti.
Un giorno la ragazza venne aggredita. Un bandito la voleva uccidere e derubare. Pollicino e Serena, questo era il nome della giovane, scapparono nel bosco. Naturalmente si persero e quando arrivò la notte erano ancora in cammino. Arrivarono davanti a una casa molto bella, ma piccolissima. Pollicino andò a bussare alla porta e gli bastò un'occhiata per capire che la donna che gli aveva aperto, era in realtà la sua vera madre. Dopo alcuni momenti di commozione, la donnina rivelò  al figlio che se voleva poteva crescere. Bastava bere una pozione magica. Pollicino, che amava Serena, la bevve. Uscì di casa velocemente e diventò alto, alto, quasi un metro e ottanta! Un mago cattivo lo aveva rapito dalla casa della madre,appena nato, ma le aveva lasciato il filtro magico.
 Pollicino e Serena si sposarono e vissero felici e contenti.

Post scritto da *Veronica*


La fiaba è...



La fiaba è un genere letterario di origine popolare, che nasce dalla tradizione orale e solitamente si indirizza ai bambini. Oggi pochi adulti raccontano fiabe:questa vuole essere una proposta per spingervi a farlo, peraltro molto gradita dai bambini, cioè ascoltare una storia  narrata dai loro genitori,dalle loro maestre o da altri adulti e non di conoscere le fiabe solo attraverso la televisione, cosa che avviene,invece,molto spesso.
Qui di seguito vi proporremo diverse fiabe,alcune più conosciute altre meno,che hanno anche uno scopo educativo,e possono servirvi per raccontarle ai vostri bambini e divertirvi insieme.

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Post scritto da *Veronica*

Il gioco del vicino



OCCORRENTE: sedie
NUMERO DI PARTECIPANTI: almeno dieci.

PROCEDIMENTO: Si dispongono le sedie in cerchio. Tutti si siedono tranne uno che resta in piedi al centro. Il suo obiettivo è quello di riuscire a sedersi.
La persona in centro chiede ad una seduta:
Ti piace il tuo vicino?
Se quella dice di sì si alzeranno dalla sedia la prima persona a destra e a sinistra dell'intervistato.
Se la persona dice di no, quella al centro le chiede:
allora chi ti piace?
La persona interessata dirà: mi piacciono tutte quelle...
che hanno la maglia rossa o che hanno gli orecchini etc.. 
Allora tutti i bambini che le hanno si alzeranno e si scambieranno di posto mentre colui che è in piedi cercherà di conquistare una sedia.
Lo scopo del gioco è riuscire a sedersi per primi.
In questo gioco tutti i bambini tengono i riflessi ben pronti e il livello di attenzione è altissimo! 

Post scritto da *Paola*

La cesta dei giocattoli



OCCORRENTE: giocattoli vari quali macchinine, peluches, bambole, palline colorate. Un cesto abbastanza spazioso. Bottiglie di plastica.
NUMERO DI PARTECIPANTI: almeno una decina.

PROCEDIMENTO: Per prima cosa bisogna posizionare da un lato della stanza tutti i giocattoli per terra, mentre dall'altro lato il cesto.
Nel mezzo posizioniamo le bottiglie.
I bambini si dividono in due squadre e si posizionano in fila indiana vicino ai giocattoli.
Al via dell'animatore, gli ultimi delle due file dovranno prendere uno dei giochi e passarlo al compagno avanti, poi questo farà altrenttanto col compagno ancora avanti, e questo lo farà a sua volta come in una sorta di catena fino a che l'oggetto non arriva al primo della fila che parte dalla sua posizionne correndo, fa lo slalom tra le bottiglie, posa il gioco nel cesto e torna indietro andando a chiudere la fila del proprio gruppo così da prendere un altro gioco e far ripartire la catena.
Vince la squadra che finisce per prima tutti i giocattoli.
Questo gioco tiene molto svegli e attivi i bambini, e vi assicuro che crea anche quel giusto tocco di competizione! 

Post scritto da *Paola*

Il gioco delle mollette

Primo gioco: IL GIOCO DELLE MOLLETTE

OCCORRENTE: mollette per il bucato, stereo con cd
NUMERO DI PARTECIPANTI: quanto si vuole!

PROCEDIMENTO: Per prima cosa si distribuiscono le mollette ai bambini, una o due a bambino e si fa partire la musica.
I bambini dovranno ballare, girare per la sala, muoversi come vogliono e nel frattempo andare ad attaccare le mollette che hanno in mano, sui capelli o sui vestiti dei compagni che preferiscono. Nel fare ciò dovranno essere veloci ma al tempo stesso delicati e cercare di non farsi vedere! Al tempo stesso i bambini che si accorgono o che toccandosi trovano qualche molletta attaccatta su di loro dovranno subito staccarle e andare ad attaccarle ad altri in giro per la sala.
Appena l'animatore stacca la musica tutti dovranno fermarsi e il bambino che si troverà con più mollette addosso farà una penitenza davanti agli altri concorrenti.
Vi posso dire che con questo gioco i bambini fanno un casino pazzesco ma c'è da ridere da matti!

Post scritto da *Paola*

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